Una nuova Venere a Palazzo Te. Fino al 27 febbraio 2022



L'opera è data 1548-50, appartiene ad una collezione privata e rimarrà esposta fino al 27 febbraio 2022. Contemporaneo di Giulio Romano - nasce nel 1498 - il pittore riesce a coniugare la diretta influenza di Lotto e Savoldo, l'arte dei fiamminghi, gli accenti ferraresi e la seduzione tutta tosco-romana nonché una leggera poetica veneziana. 
Le colonne avvolte da quel panneggio è molto affine all'impresa di Carlo V nella quale compare il cartiglio "Plus Ultra". Di derivazione francese il motto dell'imperatore intendeva rimarcare il suo superamento di ogni limite possibile. Sappiamo infatti del noto interesse di Carlo V per le Veneri e delle "poesie" realizzate da Tiziano per lui.
Ad esempio "Venere con l'organista" proprio del 1548 e oggi al Prado di Madrid che condivide con il dipinto del Moretto la sensuale bellezza. 


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