Una corte bizzarra. Al servizio di Vincenzo I Gonzaga



L'interesse di Vincenzo per le scienze ha avuto uno scopo più pratico che collezionistico e culturale. Ad esempio gli alchimisti al suo servizio gli proposero nuovi metodi per fabbricare l'oro o per trovare nuove soluzioni da utilizzare in guerra. 
Il medico milanese Cesare della Riviera gli preparò delle sostanza venefiche e soporifere da lanciare con l'artiglieria oltre le mura di Canissa durante lo scontro del 1601 contro i Turchi. 
Il chirurgo bolognese Gaspare Tagliacozzi fu il primo a praticare la rinoplastica e la ricostruzione di orecchi e labbra. Queste operazioni erano molto utili per riparare le ferite riportate in guerra. Dedica il suo trattato proprio al duca di Mantova. 
Evangelista Marcobruno è lo speziale che nel 1609 partì per il Perù con l'obiettivo di cercare il gusano, un verme dalle note proprietà afrodisiache. Vincenzo muore nel 1612 senza averlo mai sperimentato. 
Zenobio Bocchi è il frate fiorentino, naturalista, chiamato a Mantova per occuparsi dei giardini di corte e per allestire il Giardino dei Semplici. 
Anche Galileo venne a Mantova, per ben due volte, e risulta in trattativa con Vincenzo per diventare il suo architetto militare. Ma l'accordo saltò per soli duecento ducati. Era il 1604. 
Bibliografia: La scienza a corte, Bulzoni Editore 1979


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