La torta lombarda di Messisbugo



Piglia una buona brancata di bieta; e ben lavata, la tritarai minuta e la ponerai in un vaso, con libbre 2 di buon formaggio duro grattato, e libbra 1 e mezza di butiro fresco, e uova 6, e di pevere misto un quarto, e un pizzico di gengevro e cannella, e libbra mezza di zuccaro, se alcuno gliene vuole, perché per lo ordinario non se gli pone. Poi farai le tue spoglie, e bene impastato il tuo battuto e una la tiella con once 2 di butiro fresco, gli porrai una spoglia, poi il battuto sopra la spoglia. E dopoi gli porrai sopra l'altra spoglia, facendogli poi il suo rotello intorno; e sopra gli porrai once 4 di butiro disfatto. Poi la cucerai nel forno o sotto il testo. E quando serà quasi cotta, le porrai sopra once 3 in 4 di zuccaro, e poi la finirai di cuocere. 
Bibliografia: Cristoforo da Messisbugo, Banchetti, Neri Pozza 1992


Food
Arte
Storia
Mostre