La peste a Mantova tra Mantegna e i Lanzichenecchi

Peste e carestia invece nel 1506 che nel solo mese di aprile portò via 507 persone. A quel tempo era ancora in vita Andrea Mantegna che fece in tempo a passare la peste ma non il mese di settembre. Al termine di quell’anno la popolazione non superava le 12.000 persone. Nel 1528 è il turno di Giulio Romano e del suo staff che vivono la peste a tal punto da interrompere i lavori a Palazzo Te standosene a casa con febbri e per la paura del contagio. Nel 1576 nel solo mese di marzo morirono 675 persone. La popolazione è tre volte tanto i numeri del 1506 e raggiunge le 36.000 unità. Ma è con la peste del 1630 che la popolazione verrà decimata. Due anni dopo si registrano appena poco più di 8.000 persone.