Il Naviglio di Goito ai tempi di Luca Fancelli



A cosa serve un naviglio? A consentire il trasporto di materiali edilizi e prodotti agricoli dal contado alla città, a trasferire la corte dalla città alle residenze estive, ad irrigare e a guadagnarci qualcosa se concesso ai mercanti dietro pagamento di un pedaggio. 
La rete d'acqua era capillare e organizzata sfruttando l'energia idraulica del dislivello, in questo caso di 13 metri. Il funzionamento avveniva grazie al sistema delle conche che permetteva alle imbarcazioni di superare il dislivello. 
Il marchese Ludovico affida i lavori all'ingegnere milanese Bertola da Novata al quale affianca quello gonzaghesco Giovanni da Padova. 
Oggi sebbene il tempo, la natura e l'uomo  ne hanno modificato le forme, è ancora abbastanza visibile. Ma quali dovevano essere le sue effettive dimensioni? Doveva favorire il passaggio di una nave ovvero "la largeza è braza 8,4 e l'alteza da l'aqua è braza 8". Cioè? Circa 5 metri se intendiamo il braccio mercantile (0,63 m). 


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