I dolci a Mantova sono svizzeri. La tradizione che non ti aspetti



La pasticceria mantovana non parla solo rinascimentale ma soprattutto svizzero. Dalla fine del Settecento, complice il dominio austriaco, cominciano ad arrivare in città una serie di pasticceri dai piccoli paesi dell'Alta Valle del Reno. Arrivano con mezzi finanziari sufficienti per affittare o acquistare casa e bottega. Nei registri della popolazione si registrano 54 cognomi di pasticceri svizzeri con relative famiglie e lavoranti. Meuli, Buole, Schvarz, Sandi, Perli, Brazer, Rüuh, Gilli, Padret, Schumacher, Mengelt, Rüedi, Braun, Goll e ovviamento loro, i Putscher. Sono loro - forse un certo Antonio - a portare la ricetta della torta Helvetia e l'Anello di Monaco. 
Erano offellari e festari, caffettieri e fabbricatori di dolci, venditori di liquori, fabbricatori di pane di lusso, avevano botteghe per vendite al minuto, forno e prestino. 


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