Cosa c'era nella Grotta dopo Isabella?



Nel 1573 Ulisse Aldrovandi, di passaggio a Mantova, visito la Grotta e rimase colpito da alcuni oggetti che descrisse così: "un corallo rosso cupo dalla grandezza di quattro cubiti; un unicorno della lunghezza di nove palmi e della circonferenza di tre palmi; un legno pietrificato mirabile; un cammeo della grandezza di una spanna nel quale è scolpito l'imperatore Giulio Cesare; un piatto fatto di diaspro che fu del re di Tunisi; due nautili, simili a quelli del duca di Ferrara, di colore biancastro, con macchie color ruggine trasversali". 
Quella di tenere il corno di unicorno - in realtà il dente del narvalo - era una moda molto comune in Eurorpa. Tanto che anche Elisabetta I ne teneva uno nella sua camera delle meraviglie, regalato dall'esploratore Martin Frobisher nel 1577 dopo il suo ritorno dal Labrador.  

Bibliografia: La scienza a corte, Bulzoni editore 1979


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