Corami a Palazzo Te. Le pareti delle meraviglie



La mostra si sviluppa in sette sezioni che ripercorrono la fortuna e l’affascinante storia di questi manufatti e la loro diffusione dal secondo Quattrocento alla metà del Seicento. Tra le opere che saranno visibili a Palazzo Te i corami in prestito dai Musei Correr di Venezia, Palazzo Madama di Torino, Stibbert e Mozzi Bardini di Firenze, e dal Museumslandschaft Hessen di Kassel.

Nella Camera dei Venti sarà allestita una riproduzione del Corame con vasi di fiori, della collezione del Musée des arts decoratifs di Parigi. Il manufatto è stato ricreato attraverso un processo di digitalizzazione in altissima risoluzione e fotografia composita.

Piccolo ripasso. Corame, dal latino corium, è un cuoio lavorato e stampato a motivi decorativi. Veniva usato in pannelli per l'arredamento, il rivestimento di libri, seggiole, cofani, astucci e altri oggetti preziosi. Vengono chiamati "cuoi d'oro" o "cuoridoro" quelli a fondo dorato o argentato con martellatura a cesello. Venivano fabbricati soprattutto a Venezia e a Cordova. Le camere di Palazzo Te era proprio decorate con corami di diverso colore e ognuno dava un nome diverso agli ambienti. Così l'attuale Sala dei Cavalli era chiamata la Sala Dorata e quella di Amore e Psiche invece era interamente rossa. 


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