Coccodrilli a Mantova. Una lunga tradizione



L'esemplare di coccodrillo, che oggi è conservato presso il Museo Diocesano di Mantova, proviene dal Gabinetto di Scienze naturali del Seminario diocesano, forse pervenuto, dopo vari passaggi, dalla Wunderkammer della reggia gonzaghesca.

A questo si uniscono tutti gli altri diffusi a Mantova: il
 coccodrillo delle Grazie, quello presso la Galleria delle Metamorfosi di Palazzo Ducale, uno più piccolo presso le collezioni naturalistiche di Palazzo d'Arco e quello del Ginnasio. Totale cinque. 

Curiosità. Mantova, metà dell'Ottocento. 
Sulla Gazzetta si legge un articolo che recitava così: “Domenica 25 gennaio ultimo giorno in cui sarà visibile la tanto rinomata famiglia de’ coccodrilli giganti in numero di 5, della lunghezza di 8, 9 e 10 piedi; oltre ad una collezione di animali rari e 4 serpenti boa di straordinaria grossezza”. I coccodrilli, ormai al loro ennesimo tour, provenivano dall’America del Nord. La sede era il Palazzo del Diavolo. I costi molto popolari: i primi posti a 50 centesimi (le poltronissime) e 25 i secondi. L'articolo si concludeva così: “alle ore 5 pomeridiane viene somministrato il cibo agli animali”.


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