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    Visita alla Mantova Medievale
    Visita a Palazzo Ducale

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    Mongolfiere su Mantova

    Il primo articolo sulla Gazzetta di Mantova esce il 13 febbraio 1784. Domenica 8 febbraio alle ore 23 nella pubblica piazza di San Pietro “furono lasciati volare due globi aerostatici a gaz infiammabile, uno del diametro di 3 piedi circa, e l’altro di un piede e mezzo”. Se ne occupò Nicola Bartoccini, professore di Fisica e Chimica Sperimentale. L’esperimento andò così: “si sollevarono nell’atmosfera all’altezza prodigiosa di circa 300 pertiche nostre o sia 1800 bracia, ch’equivalgono a circa 3.000 piedi di Parigi”. Una volta in volo i globi non sono stati controllati nel loro movimento e andarono persi. Infatti il globo maggiore riporta un biglietto di premio per chi lo ritrova. Secondo esperimento il 19 febbraio 1784 facendo partire il globo questa volta dal giardino della Contessa Cristina Strozzi sempre alle ore 23. ...

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    Carlo Goldoni a Mantova. Febbre, commedie e teatro

    Leggiamo direttamente dalle sue Memorie cosa scrive del 1750. "Fu un anno terribile per me che non posso ricordare senza fremere ancora. Sedici commedie, in tre atti, che dovevano riempire ciascuna, secondo l'uso italiano, due ore e mezzo di spettacolo". Di queste "cinque furono tenute a battesimo sul palco del Teatro Vecchio. Sono: 'Le femmine puntigliose", composta a Mantova e andata in scena il 18 aprile; 'La bottega del caffè" presentata il 2 maggio; 'Il bugiardo", applaudito per la prima volta il 23 maggio; 'L'adulatore" e 'Pamela o la virtù premiata" seguite nelle settimane immediatamente successive". Nel 1748 passa quasi tutto il mese a letto con la febbre. Goldoni alloggiava a pochi passi dal Teatro Vecchio ovvero nella locanda della Fragoletta. Era il soprannome di Giovanna Calderoni in Balletti, un'ex attrice, che gestiva la pensione per gli attori che lavoravano nel teatro ...

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    Coccodrilli a Mantova. Una lunga tradizione

    L'esemplare di coccodrillo, che oggi è conservato presso il Museo Diocesano di Mantova, proviene dal Gabinetto di Scienze naturali del Seminario diocesano, forse pervenuto, dopo vari passaggi, dalla Wunderkammer della reggia gonzaghesca. A questo si uniscono tutti gli altri diffusi a Mantova: il coccodrillo delle Grazie, quello presso la Galleria delle Metamorfosi di Palazzo Ducale, uno più piccolo presso le collezioni naturalistiche di Palazzo d'Arco e quello del Ginnasio. Totale cinque. Curiosità. Mantova, metà dell'Ottocento. Sulla Gazzetta si legge un articolo che recitava così: “Domenica 25 gennaio ultimo giorno in cui sarà visibile la tanto rinomata famiglia de’ coccodrilli giganti in numero di 5, della lunghezza di 8, 9 e 10 piedi; oltre ad una collezione di animali rari e 4 serpenti boa di straordinaria grossezza”. I coccodrilli, ormai al loro ennesimo tour, provenivano dall’America&...

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    Aldro Andreani. Architettura di un mantovano capriccioso

    A cinquant'anni (più uno) dalla morte avvenuta nel 1971 lo ricordiamo in una città che vive l'ultimo sbadiglio del liberty, che si apre al Futurismo, alle demolizioni e alla ricostruzioni mentre si appresta ad entrare negli anni del Fascismo. Dopo il diploma in architettura a Roma nel 1912, Andreani frequenta la Scuola di architettura civile a Milano. Suoi maestri reali sono Gaetano Moretti e Camillo Boito, mentre quelli ideali sono Gaudì e Sommaruga. Per la scultura invece segue le linee e i pensieri di Adolfo Wildt. A Bologna nel 1911 esegue il suo primo progetto. Sempre a questa data risale la Casa Schirolli sul Rio, nel 1912 la Casa Nuvolari di via Chiassi, il 1 ottobre 1914 viene inaugurata la Camera di Commercio. Nel 1915, mentre Andreani si trova impegnato in guerra, il suo studio sul Palazzo della Ragione vinse il concorso nazionale ...

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    Il serpente degli Arrivabene. Luca Fancelli, il palazzo e i conti palatini

    Nel 1481 progetta il Palazzo Arrivabene oggi nella via omonima che si trova dopo il Teatro Sociale. Sul pilastrino si legge: "i fratelli Giovanni e Giovanpietro Arrivabene unanimi, per sé e per il carissimo figlio Alessandro e nipoti, ancora vivi posero le fondamenta di questa casa nell'anno della salvezza 1481". Si tratta di un edificio con una massiccia torre quadrata posta ad angolo, all'interno ha un cortile quadrato e presenta alcuni dettagli tipici dell'architettura fancelliana come le finestre con motivi a dentelli. Il palazzo è sottoposto a continui rifacimenti fino al Settecento. Gli Arrivabene sono un'antica famiglia di origine greca, si stabiliscono a Venezia, poi a Brescia con Arrigo nei primi decenni del Duecento. Nel 1479 l'imperatore concede alla famiglia il titolo di conti palatini. Il serpente sul pilastrino rimanda alla capacità delle famiglia di "cambiare pelle", di trasformarsi e di ...